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Incentivi imprese: ecco il tasso zero per donne e giovani



La data da segnare in agenda è il 19 maggio 2021, giorno previsto per inoltrare le domande di agevolazione, previste per gli incentivi imprese donne e giovani, come da circolare n. 117378 dell’8 aprile 2021, del Ministero dello Sviluppo Economico.


Grazie a queste nuove direttive da parte del Mise, le imprese formate da giovani o da donne hanno la possibilità di ottenere dei prestiti a tasso zero, per incentivare l’occupazione e il lavoro.


Il riferimento è a incentivi imprese che oscillano tra i 1.500.000,00 euro al netto di IVA e non superiori a 3.000.000,00 euro al netto di IVA.


Un’occasione di riscatto per le micro o piccole imprese, in cui la presenza di giovani o di donne è prevalente.


Se dunque il sogno nel cassetto è di mettersi in proprio, ci sono ancora due settimane di tempo per organizzarsi e presentare la domanda per gli incentivi imprese 2021.


Grazie a questi finanziamenti a tasso zero, per giovani e donne, è possibile avviare un’impresa nel settore turistico, del commercio di beni e servizi, della fornitura di servizi e dell’innovazione sociale e nella produzione di beni.


I finanziamenti verranno concessi fino ad esaurimento fondi, quindi potrebbero verificarsi casi di mancata o solo parziale copertura del piano di investimenti, per questo motivo.


Vediamo qui di seguito, maggiormente nel dettaglio, i requisiti per poter accedere agli incentivi imprese tasso zero, i progetti finanziabili e quelli invece non contemplati, le spese ammesse e infine l’iter da seguire per presentare la domanda.


Donne e giovani, come ottenere un prestito a tasso zero? I requisiti


Innanzitutto parliamo di imprese, costituite in forma societaria, e non di ditta individuale legata quindi a una sola persona fisica.


Non è necessario che si tratti di una società nuova di zecca, da costituire adesso. Infatti è possibile concedere incentivi imprese anche a società che esistono da cinque anni (non devono essere trascorsi più di 60 mesi dalla loro costituzione, per la precisione).



La conditio sine qua non per ottenere l’agevolazione è che la totalità o comunque la maggioranza dei soci siano donne oppure maggiorenni under 35. Inoltre è necessario si tratti di una micro o piccola impresa e che abbia almeno una sede sul territorio italiano.


Nel momento in cui si presenta la domanda di agevolazione, l’impresa deve risultare iscritta nel Registro delle Imprese, non essere in liquidazione volontaria né in difficoltà di gestione e tantomeno essere coinvolta in procedure concorsuali.


In generale, nessuno dei soci deve avere carichi pendenti o decreto penale di condanna a proprio carico.


Per le altre specifiche si rimanda alla circolare n. 117378 dell’8 aprile 2021.


E se l’intenzione è quella di costituire una nuova impresa ma non si riesce ad espletare l’intero iter prima che scadano i termini per la presentazione della domanda?



In questo caso c’è la possibilità che siano le persone fisiche a presentarla, purché dichiarino la loro intenzione a farlo, presentando la dovuta documentazione richiesta e comprovando il possesso dei requisiti richiesti.


Incentivi imprese: i progetti su cui investire (e per cui farsi finanziare)


Come accennato in apertura dell’articolo, gli incentivi imprese a tasso zero verranno concessi solo per alcuni settori specifici. Nella fattispecie, per quanto riguarda:


Il turismo, sia con attività finalizzate alla valorizzazione e del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, sia per attività che mirano al miglioramento dei servizi ricettivi. La produzione di beni o la fornitura di servizi alle imprese o alle persone, nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione di prodotti agricoli. Il riferimento è anche all’innovazione sociale. In tal senso è possibile attivarsi per produrre beni che creano nuove relazioni sociali o che vanno a soddisfare nuovi bisogni sociali. Il commercio di beni e servizi.



Gli investimenti non finanziabili riguardano invece il settore agricolo e carboniero. Inoltre, non sono previsti incentivi imprese per attività di esportazione dei prodotti all’estero.


Va comunque precisato che, se anche l’attività che si intende avviare rientra nei progetti finanziabili, può verificarsi il caso che la domanda venga respinta. Questo nel caso in cui i soci richiedenti abbiano cessato nei 12 mesi precedenti un’attività analoga a quella per cui ora si richiede un finanziamento.


A questo punto vediamo quali sono gli importi che è possibile ottenere e le spese ammesse per cui poter utilizzare gli incentivi imprese.


Incentivi imprese: spese ammesse e importi erogabili


Gli importi che è possibile ricevere a tasso zero oscillano tra i 1.500.000,00 euro al netto di IVA e non superiori a 3.000.000,00 euro al netto di IVA.



Il criterio per stabilire l’importo da erogare riguarda la longevità dell’impresa. In parole semplici e chiare, se si tratta di società costituite da meno di tre anni, allora il programma d’investimento da presentare non deve eccedere i 1.500.000,00 euro al netto di IVA. Se invece la società è esistente da più di 36 mesi, allora è possibile richiedere un finanziamento maggiore, fino ad un massimo di 3.000.000,00 euro al netto di IVA.


In entrambi i casi però è indispensabile consegnare il programma di investimento completo, entro e non oltre 24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento.


Cosa è possibile acquistare o in genere quali spese si possono inserire nel piano degli investimenti, in modo da poter usufruire degli incentivi imprese per sostenerle?


Nella fattispecie:



Per quanto riguarda le società con al massimo 1.500.000,00 euro (al netto dell’Iva) di finanziamento da gestire, le spese ammissibili devono legarsi all’acquisto di beni materiali e immateriali e di servizi necessari per lo svolgimento delle attività. A titolo semplificativo (ma non esaustivo) si pensi all’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature oppure programmi informatici, brevetti, consulenze e oneri notarili. È possibile destinare una percentuale dell’importo anche alla realizzazione di opere murarie


Per quanto riguarda invece le società più longeve, che hanno diritto a un finanziamento fino a 3.000.000,00 euro al netto di Iva, oltre a tutte le spese ammesse come al punto uno, è possibile giustificare tra le spese anche quelle legate all’acquisto dell’immobile da destinare come sede dell’attività (nonché opere murarie e assimilate).


Come presentare la domanda?


Innanzitutto va precisato che è possibile inoltrare le domande soltanto in via telematica. La data prevista è quella del 19 maggio 2021 e il sito da cui espletare le operazioni è quello dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia, al sito www.invitalia.it.



Per la preparazione della domanda, è necessario innanzitutto reperire tutta la documentazione richiesta e relativa alla società (che va allegata, unitamente al piano d’impresa).


Nella fattispecie, il piano di impresa con dati anagrafici e profilo di chi si propone, descrizione dell’attività e dei criteri seguiti per quantificare le spese, analisi del mercato e relative strategie nei confronti dei concorrenti, nonché gli aspetti tecnici, produttivi, organizzativi, economici e finanziari della società.


Inoltre, bisogna allegare atto costitutivo e statuto della società e un’autocertificazione per il possesso dei requisiti e il controllo antimafia.


Infine, è richiesta la firma digitale, quindi si può delegare il legale rappresentante oppure incaricare una persona fisica legittimata, nel caso in cui la società sia ancora da costituire.


Una volta inserita la domanda in maniera corretta, si ottiene un numero di protocollo elettronico. Il passaggio finale, per l’eventuale approvazione della richiesta e ottenere gli incentivi imprese 2021, prevede un colloquio con i diretti interessati, così da valutare le effettive competenze tecniche e la coerenza del progetto, sia relativamente alle altre attività già esistenti sia agli aspetti funzionali legati allo svolgimento dell’attività.


Le comunicazioni relative all’esito, negativo o positivo che sia, avvengono tramite Pec direttamente con Invitalia.



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