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Proroga contributi artigiani e commercianti, l’esonero porta al rinvio della scadenza del 16 maggio 2021

Proroga contributi INPS artigiani e commercianti: l'attesa relativa alle domande di esonero rinvia la scadenza del 16 maggio 2021 relativa alla prima rata dei contributi minimi. Ad annunciare il rinvio ad agosto è il Ministro del Lavoro, ed il motivo è inevitabilmente legato all'esonero contributivo. Si attende l'ufficialità del nuovo termine di versamento.

Proroga contributi INPS artigiani e commercianti, l’esonero da 3.000 euro per le partite IVA porterà al rinvio della scadenza del 16 maggio 2021, che dovrebbe slittare ad agosto.

Ad annunciarlo è stato il Ministro del Lavoro Andrea Orlando durante l’intervista andata in onda il 12 maggio 2021 su La7. Si attende ora l’ufficialità della proroga che, verosimilmente, entrerà a far parte delle novità del decreto Sostegni bis.

Il rischio è, ancora una volta, che la proroga ad oggi resa nota in via “ufficiosa” arrivi ormai a scadenza passata.

Il 16 maggio 2021 è il termine ordinario per pagare la prima rata dei contributi INPS dovuti dagli iscritti alla gestione artigiani e commercianti, mentre ancora non c’è una data certa in merito all’approdo del testo del decreto Sostegni bis in Consiglio dei Ministri.

Quel che è certo è che l’ipotesi di una proroga della scadenza era nell’aria, alla luce dei tempi per l’accesso all’esonero dei contributi INPS 2021 previsto dal decreto attuativo firmato dal Ministero del Lavoro il 7 maggio, ma non ancora approdato in Gazzetta Ufficiale.

Proroga contributi artigiani e commercianti, l’esonero porta al rinvio della scadenza del 16 maggio 2021

I tempi per l’accesso all’esonero dei contributi INPS per artigiani e commercianti e la scadenza per il versamento della prima rata non collimano.

Il testo del decreto attuativo del Ministero del Lavoro e del MEF, firmato il 7 maggio 2021, fissa al 31 luglio la scadenza per la presentazione della domanda di accesso all’anno bianco contributivo.

La prima rata dei contributi minimi dovuti dagli iscritti alla gestione artigiani e commercianti è invece dovuta entro il 16 maggio 2021, e si tratta proprio di una delle quote potenzialmente ammesse all’esonero contributivo.

Un disallineamento temporale che ha creato non poche perplessità tra partite IVA ed intermediari.

Non pagare, nell’attesa dell’invio della domanda di esonero, comporterebbe il rischio di perdere uno dei requisiti d’accesso, ossia la regolarità contributiva.

È però difficilmente sopportabile, sia sul fronte economico che emotivo, il pagamento di una rata di contributi che già si è consapevoli di non dover versare, per effetto di un’agevolazione introdotta dalla Legge di Bilancio 2021 ma divenuta operativa con evidente ritardo.

Ed è a fronte di ciò che la proroga dei contributi INPS in scadenza il 16 maggio 2021 si rende necessaria, ma è altrettanto fondamentale che venga ufficializzata in tempi brevi.

L’annuncio dato dal Ministro Orlando in televisione è sicuramente una prima rassicurazione, ma non ci si può assuefare ad una prassi scorretta divenuta ormai costante, che vede anticipare proroghe dei termini relativi ad adempimenti e versamenti tramite comunicati stampa o annunci a mezzo stampa o TV.

Bisogna poi tenere in conto che, in mancanza di notizie ufficiali circa una possibile proroga, molti titolari di partita IVA hanno già versato l’importo dei contributi INPS dovuti, una quota pari a circa 900 euro.

Ancora una volta, la proroga ufficiosa della scadenza - comunicata in extremis - rischia di alimentare il malcontento della categoria, così come degli “addetti ai lavori”.

Proroga contributi INPS artigiani e commercianti, domanda di rimborso per gli ammessi all’esonero entro il 30 novembre 2021

Nell’attesa che la proroga dei contributi in scadenza il 16 maggio 2021 venga “ufficializzata”, si fa presente che nel caso in cui fosse già stato eseguito il versamento i beneficiari dell’esonero potranno fare domanda di rimborso, entro la scadenza del 30 novembre 2021.

Tempi e condizioni per beneficiare dell’esonero dei contributi dovuti dagli autonomi iscritti all’INPS e dai professionisti con cassa sono dettati dal decreto attuativo del 7 maggio 2021.

I beneficiari dell’esonero contributivo devono possedere i seguenti requisiti:

calo di fatturato o corrispettivi nel 2020 non inferiore al 33 per cento rispetto al 2019;

reddito complessivo di lavoro o derivante dall’attività che comporta l’iscrizione alla gestione non superiore a 50.000 euro.

Accedono all’anno bianco contributivo i seguenti soggetti, qualora non titolari di rapporto di lavoro subordinato o pensione (ad eccezione dell’assegno di invalidità):

lavoratori iscritti alle gestioni speciali dell’AGO - gestioni autonome speciali degli artigiani e dei commercianti, dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri - e lavoratori iscritti alla Gestione separata, compresi i lavoratori soci di società e i professionisti componenti di studio associato;

professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza;

medici, infermieri e altri professionisti e operatori di cui alla legge n. 3 dell’11 gennaio 2018, già collocati in quiescenza, titolari di incarichi di lavoro autonomo o collaborazione per l’emergenza Covid-19.

Per quel che riguarda la modalità di presentazione della domanda, la palla passa all’INPS e alle casse private di previdenza. La scadenza per l’invio è fissata al 31 luglio 2021 per gli iscritti INPS e al 31 ottobre per i professionisti iscritti all’Albo.

Si rammenta infine che l’importo massimo dell’esonero contributivo riconosciuto a ciascun soggetto è pari a 3.000 euro, limite che in ogni caso potrebbe essere riparametrato nel rispetto del totale dei fondi disponibili.

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