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Smart working: posso contestare la decisione del datore di lavoro?


La decisione sullo smart working è lasciata ad un accordo comune tra le parti, e non alla decisione arbitraria del datore di lavoro, se non quando giustificata da una normativa nazionale, com’è successo lo scorso anno, nei casi in cui l’azienda non poteva garantire sicurezza e distanziamento.


Ricapitolando, occorre costringere il datore di lavoro a motivare la decisione di negare il rientro a lavoro. Solo così, si potrà valutare se e come fare ricorso al giudice, al fine di far valere i propri diritti di lavoratore. In mancanza, mancherebbe il provvedimento da impugnare.


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