NEWS 98


Controllo del green pass in azienda e privacy

Il Sole 24Ore 6.10.2021 p. 34 • Il Dpcm 17.06.2021 ha previsto che, in riferimento ai controlli effettuati sui dipendenti in relazione al possesso del green pass dal 15.10.2021, non potranno essere raccolti, né conservati i dati relativi. • La verifica dovrà essere eseguita mediante l’apposita app “Verifica C19” con la lettura del QR code e, quindi, non potrà essere conosciuto il periodo di validità della certificazione. Di conseguenza, il controllo dovrebbe essere effettuato tutti i giorni, anche con modalità randomiche.

Tampone pagato dal datore di lavoro, benefit del dipendente

Essendo un obbligo di legge il necessario possesso del green pass per accedere ai luoghi di lavoro, le spese dei tamponi, pagati dal datore di lavoro al dipendente non vaccinato, non possono essere considerate effettuate nell’interesse esclusivo dell’azienda. Di conseguenza, il tampone diventa un benefit per il dipendente, se non è stato firmato un accordo o un regolamento aziendale specifico e, come tale, deve essere tassato in capo al dipendente.

richiesta anticipata green pass

Con il D.L. 139/2021 è stata prevista la possibilità, per i datori di lavoro, di richiedere in anticipo ai lavoratori l’eventuale mancato possesso di green pass, al fine di organizzare efficacemente il lavoro. • La richiesta del datore di lavoro costituisce un vero e proprio obbligo, la cui inosservanza si configura come inadempimento, sanzionabile disciplinarmente.

Green pass studi di lavoratori autonomi

Italia Oggi 12.10.2021 p. 35 • Dalla scheda di lettura del D.L. 127/2021 realizzata dal Consiglio nazionale forense, gli avvocati (e i professionisti in generale) sono considerati alla stregua di tutti i lavoratori del settore privato ai fini dell'obbligo di certificazione verde per accedere ai luoghi di lavoro: il legale è tenuto al rispetto delle prescrizioni con riferimento a dipendenti, collaboratori, soggetti assimilati e anche ai praticanti che svolgono l'attività in ufficio. L'avvocato deve avere il lasciapassare verde per accedere ai locali, mentre per il cliente non è obbligatorio. • Il datore di lavoro dovrà controllare il certificato o potrà delegare terze persone, mentre nel caso in cui lo studio non avesse un titolare, ma fosse composto da più partite Iva, sarà necessario individuare un responsabile al controllo. Dalle associazioni di categoria arrivano le linee guida per l'utilizzo della certificazione verde negli studi sulla base delle indicazioni fornite dai componenti governativi.

Validità delle certificazioni verdi Il Sole 24Ore 9.10.2021 p. 29 • Sono valide in Italia le certificazioni verdi rilasciate all’estero e considerate equipollenti in quanto emesse a seguito di somministrazione di vaccini definiti come equivalenti dal ministero della Salute. • Questo è quanto risulta dalla combinazione delle numerose disposizioni che si sono succedute e che hanno continuato ad apportare modifiche all’art. 9 del D.L. n. 52/2021, la principale fonte normativa del green pass.


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